Progetto che valuta come le emozioni si muovono nel tempo e come la flessibilità mentale influisce sui nostri cambiamenti emotivi. Integra realtà virtuale, catene di Markov e biofeedback per tracciare in modo rigoroso la dinamica con cui ci muoviamo nel mondo e ci autoregoliamo.

• Stimoli immersivi (VR): esperienze controllate per evocare e modulare stati emotivi, in condizioni ripetibili e sicure.
• Modelli di transizione (Markov): rappresentano i passaggi tra stati emotivi nel tempo (stabilità, virate improvvise, attrattori) ricavando pattern leggibili.
• Biofeedback: monitoraggio di indicatori fisiologici (es. HRV/variabilità cardiaca, conduttanza cutanea, respirazione) per osservare e allenare la regolazione.
• Indice di Flessibilità: dalla combinazione dei dati emergono profili e mappe di regolazione personalizzate utili a interventi e training.

• Per le aziende: riduzione della reattività allo stress, decision-making più lucido, team più adattivi; misurazione dell’efficacia di coaching e formazione.
• Output pratici: report comprensibili, dashboard di andamento nel tempo, protocolli replicabili per training e follow-up.
• Privacy & etica: raccolta dati minimamente invasiva, consenso informato e gestione conforme alle normative.

Progetto di ricerca che confronta le emozioni vissute in ambienti reali e in realtà virtuale (VR) e ne esplora gli effetti su atteggiamenti e comportamenti reali — in particolare quelli a favore dell’ambiente. L’obiettivo è produrre linee guida per progettare esperienze VR emotivamente efficaci.

• Perché serve: valutare con criteri semplici e condivisibili quanto la VR sappia generare stati emotivi capaci di tradursi in comportamenti (es. scelte pro-ambientali, intenzioni d’azione).
• Metodo: design di ricerca sperimentale con condizioni reali vs. VR; questionari validati; biofeedback per indicatori fisiologici.
• Output: protocolli replicabili; criteri di valutazione e indicatori chiari sull’efficacia emotiva e l’impatto comportamentale.

Standard e servizi per far dialogare in modo sicuro dati 3D del corpo tra settori (sanità, moda, ecc.): infrastrutture e regole comuni per ridurre attriti e favorire interoperabilità.

• Perché serve: dati più consistenti tra sistemi → decisioni più rapide su prodotto/servizio e percorsi utente.
• Metodo: definizione di standard, validazione, integrazione multimodale (questionari, sensori).
• Output: linee guida di interoperabilità; protocolli di misura riutilizzabili.

Ecosistema di API per lo scambio intersettoriale di dati 3D personali (sanità ↔ beni di consumo) per superare i silos informativi e favorire il riuso dei dati in ricerca, design e servizi.

• Perché serve: accelera progettazione e personalizzazione in R&D, retail, healthcare.
• Metodo: interoperabilità, linking e integrazione di dataset eterogenei.
• Output: specifiche tecniche, dataset e best practice per l’integrazione.

Programma e App per la salute mentale dei giovani: contenuti pratici e misurabili per promuovere benessere digitale, consapevolezza e abitudini sane online/offline.

• Perché serve: riduce stress digitale e favorisce uso consapevole di tecnologie.
• Metodo: moduli brevi, auto-valutazioni, indicazioni evidence-based per educatori e youth worker.
• Output: App, toolkit per formatori, valutazioni pre/post.

Progettazione e validazione di esperienze digitali che suscitano meraviglia (awe) per motivare apprendimento scientifico e scelte più responsabili: l’emozione come leva cognitiva, non solo “intrattenimento”.

• Perché serve: l’“awe” colma gap di conoscenza e stimola curiosità e impegno.
• Metodo: VR/360°, protocolli replicabili, misure psicofisiologiche e questionari.
• Output: format didattici scalabili, evidenze su engagement e apprendimento.

App e programma di training per rafforzare la connessione con la natura e favorire comportamenti pro-ambientali, con attività guidate e valutazioni pre/post su benessere, atteggiamenti e abitudini.

• Perché serve: promuove scelte sostenibili e benessere psicologico nei contesti di vita e lavoro.
• Metodo: attività graduali (indoor/outdoor), micro-interventi digitali, misure di outcome comparabili.
• Output: dashboard di impatto, buone pratiche per HR e CSR.

Una App per sviluppare la “intelligenza della natura” negli adulti: consapevolezza, connessione e abilità pratiche per benessere, resilienza e scelte sostenibili. Include formazione per educatori.

• Perché serve: collega crescita personale e sostenibilità, con impatti su benessere e comportamento.
• Metodo: percorsi guidati, attività esperienziali e community di pratica; valutazioni longitudinali.
• Output: App, materiale didattico, moduli per formatori.